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Questo testo analizza lo stretto rapporto tra i comportamenti di Carnefici condottieri e vittime e la loro rappresentazione attraverso gli organi di informazione.Quali sono le analogie e le differenze tra la stagione terroristica degli anni Settanta e Ottanta e la situazione attuale?Riuscirà il terrorismo di oggi nell’impresa fallita a quello di ieri di ricongiungere le sue ristrette élites dirigenti con le grandi masse popolari?E’ meglio riprodurre integralmente le atrocità per creare una sana reazione della pubblica opinione o attutirle per evitare l’allarme sociale e rispondere con più freddezza e razionalità?Questi i principali interrogativi posti da Luca Di mMeo e sottolineati nella prefazione di Maria Luisa Maniscalco e nella postfazione di Giampiero Gamaleri.