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Ksour

22,00€ 20,90€

Autore Marinella Arena e Paola Raffa; Anno Pubblicazione 2008; Formato 17 x 24; Pagine 148

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Descrizione prodotto

Vi sono almeno due cose che fanno di questo libro un libro interessante: è una guida completa degli Ksour della regione di tataouine e seconda cosa la guida vi avvolgerà con belle immagini disegni calibrati ed attenti foto rivelatrici e infine con le minute descrizioni ed itinerari che alimenteranno la vostra mente ingenerando in voi la forte curiosità di andare a vedere questi posti.Gli Ksour “ granai fortificati” di pianura appaiono antichi nella semplicità della loro organizazione. Nel loro costruirsi in forme “urbane” conchiuse affascinanti ed arcaiche direi quasi ancestrali. Da primigenia concretizzazione di esigenze sociali. Da architettura pratica. Senza orpelli né sovrastrutture.Un sistema costruttivo tramandato da mastri che nel praticarlo hanno letto un manuale mai scritto di procedure di consuetudine costruttive di uso sapiente dei materiali di efficaci soluzioni di legature d’angolo. In planimetria anelli sinuosi morbidi oblunghi. Compatti all’esterno come fronti di difesa. Terminanti con ampie merlature perfettamente compenetrati con la natura che li accoglie.da lontano lo sguardo si deve concentrare per vederli conficcati lungo le venature di argilla fatti di pietra come di pietra è fatta la collina. Giallo mischiato a terra ocra.Quelli di montagna le alte Kalaa al pari di fortificazioni posti su luoghi impervi cui si arriva percorrendo rapide salite appaiono compatte come la fortezza del “Deserto dei Tartari” le costruzioni seguono le linee orizzontali del crinale e poi bianchi edifici isolati: Djamaae Marabut.La guida infine contiene anche due saggi: Uno di Najet Boubaker preside l’ecole Nazionale d’Architecture de Tunis e l’altro di Fakher Karrhat docente della stessa.due saggi preziosi che permettono di capire e di vedere cose altrimenti incomprensibili e impenetrabili. Guide nella guida agli ksour per condurci dentro la cultura disciplinare di queste superbe realizzazioni per comunicarci considerazioni ed interpretazioni autoctone.Lasciamo di nuovo Jerba l’isola dei Lotofagi per scendere giù fino Tataouine ed inoltrarci nel deserto roccioso del Dahar.Massimo Giovannini