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Fotografia come fatto mentale.Guardare vedere fotografare

33,00€ 31,35€

Autore Giorgio Stockel; Anno Pubblicazione 2009; Formato 17×24; Pagine 281

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………..intenzione di questo scritto è dare un contributo al rapporto tra il vedere e il fotografare. Contributo che deriva dalla personale esperienza d’insegnamento condotta nel corso universitario di “ Percezione e comunicazione visiva” tenuto nella Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni di Roma e direzione del Master post universitario.Rappresentazione fotografica dell’ architettura e dell’ambiente costruito e svolto nel Dipartimento di Rilievo queste due esperienze mi hanno consentito di comprendere quanto sia necessario saper interpretare cosa nascondano le immagini e cosa esse e la loro produzione rappresentino in rapporto ai legami esistenti tra l’ uomo l’ ambiente in cui vive e gli altri esseri viventi. Con gli occhi si guarda in spagnolo “ se mira” si prende la mira si traguarda si indirizza l’occhio agli oggetti e situazioni per le quali si ha un momentaneo interesse.Con la mente si vede proiezioni all’esterno di sensazioni residenti in specifiche aree del nostro cervello laddove sono state trasmesse dai sensori posti nei nostri occhi sia negli altri organi recettori ed organizzate dalla nostra mente sulla base di tutti gli elementi a sua disposizione.Non si fotografa solo con la fotocamera. L’oggetto “ fotografia” ossia una nuova realtà creata in forma di foglio di carta con sopra tracciate immagini a somiglianza degli oggetti ed eventi a noi esterni è un processo tutt’altro che semplice come propagandava George Eastman fondatore della Kodak verso la fine degli anni ottanta del XIX secolo con la slogan “ voi eseguite lo scatto noi pensiamo a tutto il resto”. La fotografia non può essere semplicemente intesa come uno atto meccanico che riproduce fedelmente la realtà si tratta di un processo complesso in cui è necessario che il fotografo abbia un idea da comunicare prima di che da rappresentare utilizzando una vasta gamma di tecnologie consenta di organizzaree dare struttura con tracce stabili ed osservabili ad una rappresentazione di quegli oggetti ed eventi dei quali l’idea e la cultura che l’ha prodotta sono stati filtro.